Ché spesso sono le domande giuste che ti mettono in salvo. 

Ancora prima delle risposte. 

Perché facendo a te stessa/o le giuste domande riesci più facilmente a tenere la rotta dei tuoi obiettivi, qualche volta anche a crearne di nuovi e migliori.

Un paio di settimane fa dicevamo che si cambia quando non se ne può più. 

Ci sono però situazioni in cui non vorresti, ma sei costretta/o a cambiare: cambiare casa, lavoro, status, abitudini e quindi in qualche modo cambiare tu.

(non pensare subito in negativo, succede anche quando ti innamori, anche se in questo caso è tutto un po’ più facile, di solito)

In ogni caso, il cambiamento implica qualcosa di nuovo e il nuovo spaventa. 

Spaventa perché quando cambi, un buon pezzo di cammino lo fai al buio.

Chissà dove stai andando, chi stai diventando.

Innanzitutto conviene verificare se profondamente pensi di poter cambiare oppure no.

Se sei convinta/o di non poter cambiare, non farai il primo piccolo passo per cambiare, quindi avrai la conferma che cambiare è impossibile. È un circolo vizioso fatale, che ti porta a cristallizzarti in una posizione, un ruolo che non sono (o non sono più) i tuoi e a perdere un sacco di tempo. 

Anni addirittura.

Quindi per prima cosa è utile fare un check delle proprie convinzioni, e se serve cambiarle. 

Si può fare! 

C’è una vasta gamma di verità là fuori e può aiutarti passare dal chiederti cosa sia giusto o sbagliato, al chiederti cosa sia funzionale o meno per te.

Solo se prima impari a metterti in connessione con la vita, con l’energia vitale riuscirai a sentire quante possibilità ci sono, quante strade strumenti, risorse. 

Vedrai tutto già lì presente, si tratterà solo di scegliere.

📌 Come voglio affrontare questo cambiamento?

📌 Che tipo di persona voglio essere nell’ attraversarlo?

📌 Com’è, nei dettagli, la/il “me che vorrei” alla fine di questa nuova sfida?

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