Quante volte nelle relazioni – di coppia, con una/un amica/o, con un familiare – ci troviamo a pensare:

“Perché fa così? Perché non parla chiaramente? Cosa pensa? Cosa vuole davvero?”

Quando entriamo in questa groviglio di domande, rischiamo di perderci in interpretazioni infinite, spesso contraddittorie – ed è naturale perché il cervello cerca di colmare il vuoto con dei significati plausibili – ma dopo ore, giorni, mesi di ruminazione spesso ci ritroviamo punto e da capo.

Invece di forzare le spiegazioni possiamo provare a spostare l’attenzione su ciò che è visibile: i comportamenti.

Quelli non mentono mai. 

Non sempre ci piacciono, ma sono messaggi chiari e forti.

Se l’altro non risponde, si chiude, si distrae, si allontana, reagisce con stizza, sparisce…ci sta rispondendo (anche senza parole o nonostante le molte parole).

Il primo assioma della comunicazione ci ricorda che è impossibile non comunicare: anche il silenzio è una risposta, anche la piu piccola azione, parola o espressione, con la loro presenza o assenza, hanno un significato nella relazione. 

Basta voler osservare.

In qualunque relazione non esistono gesti isolati, ma coreografie.

A volte balliamo in sintonia, a volte pestiamo i piedi a qualcuno ed altre volte ci vengono pestati, ma sempre di danza si tratta.

Il punto è che se qualcuno continua a pestarti le dita (leggi:a farti male nello stesso modo) forse non serve chiedergli all’infinito “perché?”, né continuare a girare con scarpe rinforzate, forse è tempo di cercare la risposta nei suoi comportamenti ripetuti, leggendoli come fossero risposte esplicite e prendendone atto. 

Poi puoi chiedere a te stessa/o se questa danza ti fa volare o ti inchioda al pavimento, e di conseguenza prendere le tue decisioni: forse è arrivato il momento di cambiare passo o ritmo, o di cambiare musica o addirittura partner di ballo.

Sono partita piano, eh? 😅😂

Buone osservazioni!❤️

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