M. ha iniziato da poco il percorso e nel primo incontro mi ha chiesto se è normale che lei sia single da anni ma che non abbia voglia di creare una nuova coppia. 

Non è la prima volta che una/ un cliente mi chiede se sia normale un suo pensiero o un suo comportamento.

Ricordo F. che si/mi chiedeva se fosse normale ogni 5 anni stufarsi del proprio ruolo lavorativo e sentire impellente il bisogno di cambiare.

O M., che si domandava se fosse normale sentire forte il bisogno di rientrare nel mondo del lavoro, anche senza una necessità economica, con due gemelli di 3 anni.

O anche G., che voleva sapere se fosse normale voler continuare la lunga convivenza con il suo compagno con cui condivideva moltissimi interessi ma non il talamo.

Non credo sia possibile dare una risposta oggettiva a questo tipo di domande che riguardano comportamenti di individui diversi, in contesti differenti, ciascuno con la propria storia personale e in particolari momenti della loro vita. 

Ma quando non c’è una risposta, spesso può essere utile cambiare la domanda, spostando il focus della questione.

Invece di chiederti: “è normale volere questa cosa o comportarmi così?” 

puoi chiederti : “è utile, è funzionale per me questo comportamento in questo momento della mia vita?”.

“Quali sono i danni e quali i benefici che ne traggo?”.

In questo modo puoi indagare più profondamente dentro di te, e darti delle risposte più utili per comprendere quale sia la strada migliore ora, per te e per il tuo bene. 

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