Oggi ti racconto una tecnica di psico- magia, ispirata dall’omonimo libro di Jodorowsky.

Come una grande casa, noi umani siamo fatti di tanti livelli, quello corporeo, quello mentale, quello spirituale , quello energetico e uno non esclude l’altro. 

Riuscire a integrarli tutti significa avere una visione a 360 gradi e abitare la nostra casa conoscendo la cantina bene quanto la sala da pranzo e la soffitta. 

Esistono migliaia di esercizi per accompagnare un cambiamento, esercizi di scrittura, di dialogo, di pianificazione, di mindset, di visualizzazione, di analisi concrete per la definizione degli obiettivi e anche qualcuno basato creativamente su un atto psicomagico.

Questo è un esercizio utile quando senti che è arrivato il momento di cambiare, in qualsiasi ambito della tua vita, di lasciare andare quello che non ha più posto o che non riesce più a crescere con te, e andare avanti. 

È un esercizio semplice: cadi a terra e muori. 

Resta morta/o. 

Continua a restare morta/o finché non ne puoi più, allora alzati, datti un nuovo nome (in aggiunta al tuo) e ditti “benvenuta/o…nuovo nome”. 

La psicomagia consiste in atti creativi, azioni significative che parlano il linguaggio simbolico dei sogni e dell’inconscio, che “ingannano”la nostra parte razionale.

Quando ho scoperto questo esercizio mi ha colpito il collegamento con lo yoga: alla fine di ogni pratica di yoga si sta per qualche minuto in shavasana o “posizione del cadavere”, sdraiati a terra supini con i palmi delle mani rivolti verso l’alto così da isolare il senso del tatto. 

Poi ci si mette su un fianco in posizione fetale e ci si riporta in posizione seduta. 

Questo, simbolicamente, indica che ogni giorno  sul nostro tappetino moriamo e torniamo al mondo rinnovati, con nuove energie e nuove possibilità. 

Sei pronta/o a dare alla luce nuove parti di te? 🐣

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